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Quali tipologie e forme di odio sono state utilizzate nei tweet considerati islamofobi?
di Erica Forzinetti – erica.forzinetti@unicatt.it
Marco L. Della Vedova – marco.dellavedova@unicatt.it
Per rispondere alla domanda «Quali tipologie e forme di odio sono state utilizzate nei tweet considerati islamofobi?», i tweet che sono stati analizzati sono stati scaricati da Twitter con la query "(radical- OR integral- OR terroris- OR valor- OR immigra- OR sharia OR velo) AND (islam OR musulman- OR mussulman-)” quindi ogni tweet contiene una delle parole elencate nel primo gruppo e contemporaneamente una delle parole elencate nel secondo. I post analizzati sono stati tutti pubblicati tra il 1° settembre 2019 e il 31 maggio 2020. Nel grafico viene rappresentato il numero totale dei tweet scaricati, suddivisi per ogni mese. È possibile vedere come ci sia un picco significativo di tweet pubblicati nel mese di maggio (mese in cui vi è stato il ritorno in patria di Silvia Romano).

L’analisi è stata fatta su 900 tweet (100 per ogni mese) scelti casualmente tra tutti quelli scaricati (8.299 totali) e classificati manualmente da un annotatore esperto di islamofobia. Nel grafico seguente, infatti, è possibile vedere l’andamento dei tweet che sono stati classificati come contenuti di odio e rappresentati in rosso nel grafico a barre. I mesi di settembre, novembre e dicembre sono i mesi con il maggiore contenuto di odio (31%, 26% e 29% rispettivamente). Nel mese di aprile e maggio, i contenuti di odio diminuiscono al 9 e 7% rispettivamente.

Dai 900 tweet classificati manualmente, è emerso che il 18,3% dei post analizzati (165 post) contenesse odio, in rosso nel grafico qui sotto. Il restante 81,7% dei tweet (735 post) è stato considerato privo odio, in verde.

Dopo aver stabilito che un tweet contenesse odio, l’annotatore ha associato la retorica e la forma di odio propria del testo. Le analisi seguenti sono quindi state fatte sui 165 post che sono stati classificati come contenuti di odio. I tweet sono stati classificati con una delle seguenti retoriche: insulti, derisione/ironia, esclusione/separazione, pregiudizio, disumanizzazione, umiliazione/disprezzo, paura, concorrenza, incitamento/violenza. Tra le forme di odio la scelta è stata tra: terrorismo, immigrazione (sostituzione), identitario culturale, antidemocratico e storico.

La tecnica del wordcloud è una rappresentazione visiva di parole che vengono usate all’interno di un testo. Più grande è il carattere utilizzato, maggiore è la frequenza della parola. Nell’immagine sono rappresentate le wordcloud dei tweet classificabili come contenuti di odio divisi per retorica. Tra i tweet di odio classificati come «concorrenza/sostituzione» si può notare come il nome “Ida Magli” si ripeta numerose volte.

Il grafico seguente mostra gli account più attivi del dataset scaricato con la query "(radical- OR integral- OR terroris- OR valor- OR immigra- OR sharia OR velo) AND (islam OR musulman- OR mussulman-)”. Ad esempio, ‘gonzales_cico’ ha pubblicato 72 tweet contenenti contemporaneamente una delle parole dei due gruppi nel periodo preso in considerazione e ‘sapienza121’ ne ha pubblicati 58.

Infine, prendendo in considerazione il campione casuale dei 900 tweet classificati manualmente, abbiamo studiato gli user più attivi tra quelli che hanno twittato, secondo l’annotatore, un contenuto di odio. Le analisi del grafico qui sotto, infatti, si riferiscono ai 165 tweet contenenti odio. Di questi, ad esempio, ‘sapienza121’ ha pubblicato 13 post contenenti odio, ‘saracino58’ 6.
