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HATE SPEECH DETECTION E

CATEGORIE DELL'ODIO

mettere a fuoco una serie di strumenti analitici, sotto il profilo semantico e retorico, per individuare, classificare, analizzare le forme dell’ odio.

Le varie forme di odio non sono frutto di pochi soggetti isolati dal contesto. Lo stesso sistema mediatico “collabora” in vari modi alla loro diffusione, sia incentivando guadagni economici attraverso la comunicazione aggressiva, sia rilanciandola sui media tradizionali, a volte per scopi politici. Le grandi piattaforme, ancora oggi, non si dichiarano responsabili dei contenuti editi.

Mediavox ha perciò avviato un’intensa attività di ricerca che ha riguardato le varie forme di odio e in particolare i terreni dell’odio antireligioso, dell’antisemitismo e dell’islamofobia. Tale attività – oltre a rilevare la diffusione quantitativa sui social di messaggi di odio in questi campi – si è proposta di mettere a fuoco una serie di strumenti analitici, sotto il profilo semantico e retorico, per individuare, classificare, analizzare le forme dell’ odio.

Le nostre linee di ricerca:

 

Comunicazione via tweet: detection, campionamento e categorizzazione del discorso d’odio 

La ricerca avviene in due fasi: anzi tutto campionamento e classificazione dei tweet, e in seguito studio tassonomico per analizzare il contenuto del discorso dell'odio all'interno del social network.

I contributi relativi alla ricerca sulla classificazione dei messaggi di odio sono principalmente di due tipi. Un dataset che può essere utilizzato per testare, formare e confrontare i nuovi metodi sviluppati e un modello di classificazione.

Il secondo modulo prevede di andare oltre la letteratura classica sul discorso dell'odio che finora si è limitata a proporre metodi che classifichino i testi come contenitori del discorso dell'odio o meno. La ricerca tassonomica con il modello di categorie identificato da Mediavox può essere utilizzato per costruire reti di concetti e attori, in base al loro rapporto con i messaggi di odio, che possono poi essere rappresentati visivamente.

 

Analisi degli spazi digitali e delle loro interazioni (siti, blog, social network)

Studiamo immagini e testi nelle loro caratteristiche comunicative di “propaganda” e incitamento” dell’odio online. Ci interessa quali sono le retoriche di comunicazione, il lessico e la continuità con le forme di propaganda e manipolazione del passato.

Contronarrazione

Ci interessa capire come creare maggiore consapevolezza nelle persone che navigano in rete, quali siano le forme di narrazione che contrastino le falsificazioni e le manipolazioni

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